Iniziare a correre, smettere di correre e ritrovare
la motivazione per farlo.
Perché?
Questa è la storia di Emanuele, che dopo un periodo
avverso della sua vita ha ripreso a correre, ha ripreso a vivere.
Emanuele, quando hai iniziato a correre?
In verità sono
“nato” come ciclista, ma, mi sono avvicinato al mondo del running nel 2010.
La scelta del
podismo è nata quasi per “obbligo” poiché il tempo per allenarmi in bici era divenuto poco a causa del mio lavoro
che mi lasciava sempre meno spazio per la mia passione.
Per fare un
buon allenamento in bici, il ciclista puo’ stare in “ballo” piu’ di due ore,
mentre per il running il tempo è nettamente inferiore.
Mi appassiono
alla corsa in brevissimo tempo e sempre in breve, decido di cimentarmi in una
mezza maratona.
La voglia di
macinare chilometri, mi ha “narcotizzato” a tal punto, da voler provare a
percorrere la maratona.
E Venezia fu
la scelta per la prima 42 k , dopo solo 5 mesi di podismo.
Non mi
arrendo, non mi fermo e dall’entusiasmo di Venezia, dopo solo 3 settimane corro
Torino a 5 al chilometro, concludendola in 15 minuti in meno di Venezia.
Emanuele,perché hai smesso di correre?
Ho trascorso
due anni tra Italia e Parigi, facendo gare e divorando km.
Nel mio
cammino ho incontrato parecchi buoni compagni di viaggio e spesso mi hanno
accompagnato tra gare ed allenamenti.
Poi, un bel
giorno, mi “spediscono”, lontano per lavoro.
Parto
tranquillo e sereno, come ogni mio viaggio, sempre con me, diventate quasi
inseparabili le mie scarpe da running.
Arrivato a
destinazione….
Il caldo di
agosto, il deserto diventano il mio nemico degli allenamenti.
Le scarpe da
running riposte nell’armadio, quasi a voler sigillare la mia arresa alla corsa.
Ero triste,
non riuscivo ad infilare le scarpette e trovare la grinta di sgambettare.
Ho cercato di
reagire, ma le scarpe sempre li’, li’ chiuse nell’armadio.
Mi ripetevo:
Lele, tranquillo, sarà il caldo, sarà che ti devi ambientare…
Ed invece… il
tempo passava inesorabile.
Dove e come hai trovato la forza di riprendere a
“sgambettare”?
Un blog.
Questa è stata
l’ancora per la mia “ripresa alla vita”.
Un giorno ero
libero dal lavoro e mentre ero al computer mi sono imbattuto nel blog di una
ragazza runner, sono rimasto colpito da un suo articolo dal titolo “NEVER GIVE
UP”.
L’ho letto
tutto d’un fiato, ho percepito le sue emozioni e attraverso quel racconto ho
“rianimato” le mie.
Ho appoggiato
il pc, ho aperto l’armadio ho indossato le scarpe da running, ho varcato la
soglia e ho respirato nuovamente la vita.
Emanuele,ora come vanno le tue corse, hai nuovi
obbiettivi?
Da quel giorno
ho ripreso pienamente la mia attivita’ podistica, infatti dopo poco, con solo
due lunghi nelle gambe, decido di percorrere la
Milano city Marathon, concludendola a soli 2 minuti dal personale.
Che
soddisfazione!!!
Ora sto
preparandomi per la Maratona di Berlino sperando di concluderla sotto le tre
ore.
Trovo ancora
incredibile che con un “NEVER GIVE UP”, la mia mente si sia “ricordata” della
gioia che provavo correndo e mi abbia stimolato la voglia di macinare km, sino
a pormi nuovi stimoli e obbiettivi.
Ti sei pentito di aver smesso?
Un po’ mi
sono pentito, ma devo dire che questa “separazione” anche se temporanea, mi ha
fatto capire , anzi mi ha fatto percepire la “mancanza” da quelle emozioni che
solo la corsa sa darmi.
Vuoi dire qualcosa in aggiunta alle mie domande?
Si, una
cosa sola.
“NEVER GIVE
UP!!”
Emanuele
grazie per averci raccontato della tua passione podistica e della tua voglia di
ricominciare.
Francesca by Tegami Group
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