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5.6.13

Anche la banca ha un cuore.

Questa è la storia di un consulente che ogni giorno si trova a che fare con persone spesso purtroppo messe in ginocchio da questa crisi che latente sta rovinando chiunque.
Quanto è difficile “sottrarre” denaro a chi non ne ha!!!
(Il consulente per privacy dei suoi clienti ha deciso di rimanere anonimo)





Quanto difficile è questo periodo per la nostra economia?
Purtroppo è un periodo gravissimo dell’economia, uno fra i piu’ difficili che il mondo moderno si trova ad affrontare.
A pagarne le conseguenze maggiori, sono le piccole e le medie imprese, che hanno dovuto fare i "conti "troppo grandi per la loro realta’ .
Il periodo è duro, anzi durissimo, ma credo che con piccoli accorgimenti e cercando il “controllo dei costi”, (che è di fondamentale importanza), si porta’ uscirne “vincenti”.
Non è impossibile VINCERE!!!


La situazione dei “privati” è cosi’ grave come sembra?
I clienti cosiddetti privati sono i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che ,con un battito di ciglia,perdendo il lavoro si sono trovati “STRAPPATI” da quella realta’, di comodita’, che era per loro, garanzia di serenita’.
Molte famiglie non riescono piu’ ad affrontare le spese mensili di routine, mutuo,prestiti, bollette ecc, ma la questione piu’ spaventosa è che spesso a queste persone, viene a mancare la cosa fondamentale.
LA SPESA ALIMENTARE!

La banca davvero non ha liquidità?
Dalla realtà della mia banca,posso tranquillamente affermare che la liquidità di certo non manca,ma  causa crisi, le concessioni del credito sono ristrette, poiché gli accantonamenti, obbligati a bilancio da Banca d’Italia, sono molto pesanti sui crediti non “in bonis” cioè le posizioni di credito problematico e le sofferenze.
Quindi la risposta è NO, la banca ha disponibilita’ economica,ma non puo’ concedere.

Hai a che fare con molte storie di situazioni “problematiche”?
Storie difficili ce ne sono e ce ne sono sempre state, ma non sempre strettamente legate alla crisi economica.
Ci sono storie di solitudine, indifferenza e malfidenza , che spesso possono essere piu’ gravi di problemi economici.
Ma dal rovescio della medaglia, ci sono anche storie di “E .. vissero felici e contenti”
Storie di persone che dopo lunghe fatiche , hanno ritrovato la serenita’.

Cosa vuol dire “DIRE NO” a chi ha bisogno?
La  parola No, è veramente dura da dire e da fare accettare, ma molto spesso , anzi quasi sempre dire no, è per salvaguardare e tutelare il cliente, che si troverebbe ulteriormente in difficoltà.
Ma il no, è emesso, procedendo prima con attente valutazioni, vagliando ogni possibilita’, senza lasciare nulla al caso.

Vuoi aggiungere qualcosa alle mie domande?
Si, vorrei aggiungere di non aver paura di chiedere, di avere il coraggio di “ammettere”, che l’operato ella banca, sta andando a “strozzarli”.
Piu’ trasparenza tra banca e cliente, puo’ fare solo bene al sistema.


Ringrazio il nostro consulente per le delucidazioni fatte, andando a toccare un tema molto scottante che ha messo in ginocchio l’Italia.
E’ molto difficile ritrovarsi sbalzati in una relata’ che non ti appartiene vero?
Prima si ha un lavoro e la notte viene a cullare i nostri sogni, poi,tutto d’un tratto un incubo a spezzare la serenita’.
Tutto crolla e tutto diventa difficile e insostenibile.
Io aggiungo solo di chiedere aiuto e di non lasciare nulla intentato.
I gesti estremi non servono a nulla!
                                                                                  Francesca by,Tegami Group





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